Il Ciss-Cooperazione Internazionale Sud Sud promuove un’iniziativa volta al rafforzamento del partenariato transnazionale per combattere e prevenire la Tratta di Esseri Umani.

L’ONG siciliana Ciss invita tutti gli attori interessati a partecipare ad una conferenza internazionale a sostegno di una nuova partnership Europa-Africa volta al rafforzamento del ruolo delle organizzazioni della società civile e del dialogo con le istituzioni che perseguono, a diversi livelli, la Prevenzione della tratta di esseri umani, la Protezione delle vittime, l’Azione Penale contro i trafficanti e la costruzione di Partenariati transnazionali.
La conferenza è frutto del lavoro realizzato in rete con diverse organizzazioni: CRESM-Centro di Ricerche Economiche e Socialiper il Meridione (Italia), Dortmunder Mitternachtsmission e.V. (Germania), Herzwerk (Austria), Movimiento por la Paz (Spagna), People for Change Foundation (Malta), Mater Africa for Humanitarian AID initiative (Nigeria).
La conferenza avrà sede nel capoluogo siciliano, in una regione profondamente segnata dai flussi migratori in transito attraverso la rotta del Mediterraneo Centrale.
Negli ultimi anni in tale regione si è assistito ad un vertiginoso incremento del numero di donne e giovani adolescenti provenienti dal continente africano, in particolare dalla Nigeria, considerate dall’OIM per almeno l’80% probabili vittime di tratta destinate allo sfruttamento sessuale, in Italia o in altri paesi dell’Unione Europea (OIM 2017).
Nonostante nel 2018 vi sia stata una drastica contrazione nel numero di sbarchi operati sulle coste italiane, il Mediterraneo Centrale è ancora una delle rotte migratorie più pericolose al mondo. Le politiche migratorie securitarie recentemente adottate dai paesi europei restringono in modo sostanziale l’accesso ai canali dell’accoglienza ed integrazione di coloro che migrano dal continente africano. L’impatto sull’effettiva possibilità di identificare e, dunque, proteggere, i soggetti vulnerabili e, tra questi, le vittime di tratta, dovrà essere oggetto di particolare attenzione, così come la complessità degli scenari che si hanno d’innanzi.
In risposta a tali cambiamenti si può prevedere una rapida evoluzione del modus operandi dei gruppi della criminalità organizzata che operano il reclutamento ed il trasporto delle vittime ai fini dello sfruttamento.
Prevenire, combattere e sradicare la tratta di esseri umani nel contesto della migrazione internazionale, rimane uno degli obiettivi cardine della cooperazione tra paesi per garantire un’efficace ed umana gestione dei fenomeni migratori. Operatori provenienti da diversi paesi UE si confronteranno sui diversi aspetti, analizzando lo stato dell’arte delle misure anti-immigrazione in Italia ed in altri stati membri: Malta, Spagna, Austria e Germania.
Il ruolo della società civile nei programmi di prevenzione. La cooperazione internazionale Europa-Africa
La partecipazione dei rappresentanti della società civile di diversi paesi africani e delle reti della diaspora, offrirà la possibilità di approfondire la conoscenza dell’intreccio complesso dei fattori di spinta che inducono le vittime a cadere nella trappola della tratta ed a comprendere le dinamiche in atto nella regione dell’Africa Occidentale e del Nord Africa.
Durante i lavori interverranno partecipanti di diverse provenienze: Nigeria, Ghana, Gambia, Costa d’Avorio, Tunisia.
Il contributo di esperti di diversi ambiti disciplinari metterà in luce aspetti specifici ed emergenti nei contesti geo-politici e socio-culturali di riferimento. Particolare spazio sarà dato alle testimonianze degli operatori impegnati sul campo, che in prima linea, nelle aree di principale provenienza delle vittime della tratta, portano avanti programmi di protezione e reintegrazione delle vittime.
Specifiche sessioni di lavoro saranno volte a condividere metodologie, prassi e pratiche di intervento in relazione a diverse azioni di prevenzione, quali: i programmi educativi che, nei paesi di origine così come nei paesi di destinazione, affrontano la violenza di genere, i diritti umani, l’educazione alla cittadinanza globale, lo sviluppo sostenibile; ed il ruolo giocato dai programmi di cooperazione allo sviluppo nel quadro dell’Agenda Globale 2030 a sostegno dell’empowerment socio-economico, del contrasto alle diseguaglianze e dei processi di ampliamento delle scelte delle persone.
Coerentemente con i principi affermati dalla Direttiva Anti-tratta dell’Unione Europea[1] e rilanciati dalla Comunicazione della Commissione Europea di dicembre 2017[2] e la Decisione dell’OSCE del 2017[3], la conferenza mira dunque a rafforzare la capacità di intervento della società civile europea ed africana nel prevenire la tratta di esseri umani.
L’agenda di lavoro prevede l’organizzazione di un workshop dedicato ad accrescere la conoscenza reciproca tra gli operatori delle organizzazioni e costruire le premesse per un’azione congiunta di prevenzione, intraprendendo diverse tipologie di attività previste dalla Convenzione di Varsavia: ricerche, campagne d’informazione, sensibilizzazione ed educative; iniziative sociali ed economiche, programmi di formazione, in particolare quelli per le persone vulnerabili nei confronti della tratta e per i professionisti che s’interessano della tratta di esseri umani (COE, 2005).
La conferenza promuoverà il dialogo multi-stakeholder; i rappresentanti delle istituzioni sovranazionali, nazionali e locali, saranno invitati a confrontarsi con gli attori della società civile.
Tra i principi cardine che ispireranno il dibattito vi è un approccio fondato sul rispetto dei diritti umani ed il riconoscimento del diritto alla mobilità come diritto umano inalienabile, coerentemente con quanto affermato dalla Carta di Palermo e dalla campagna di sensibilizzazione “Io sono Persona”, azioni promosse dal Comune di Palermo nel 2015. La Conferenza si realizza nell’ambito del progetto europeo denominato “BINIs – Best practices In tackling trafficking NIgerian Route”, co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Asylum, Migration and Integration Fund (AMIF).
Modalità di partecipazione
La conferenza si realizza nella città di Palermo, nei giorni 28, 29 e 30 gennaio 2019: il 28 e 29 gennaio presso il Camplus Guest Palermo, in via dei Benedettini, 5; mentre il 30 gennaio presso la Casa della Cooperazione in Via Ponte di Mare 49)
L’agenda di lavoro contenente il programma delle attività seminariali e le informazioni logistiche sarà a breve pubblicata sul sito del progetto: www.thbprevention.eu
La partecipazione è gratuita ed aperta al pubblico.
Per prendere parte all’evento è necessario compilare la scheda di registrazione disponibile online entro e non oltre il 25 gennaio 2019: https://goo.gl/forms/3sKLc5g77IFA2uFC2.
Al termine dell’iniziativa sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Sarà garantita la traduzione simultanea in due lingue Italiano/Inglese.
Per ricevere maggiori informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti contatti:
CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud
Via Marconi 2/a, 90141, Palermo – Italia
+39 091 6262694
Persona di contatto:
Margherita Maniscalco
[1] Direttiva 2011/36/UE.
[2] COM(2017) 728, Brussels, 4.12.2017.
[3] Decisione n.6/2017 OSCE.